Un direttore d’orchestra, ruolo di estrema delicatezza e responsabilità
Il lusso oggi è spesso sinonimo di tempo a disposizione per sé e per la propria famiglia. È questo un concetto ampiamente condiviso da molti operatori dell’hôtellerie 5 stelle, sempre attenti a captare i più impercettibili movimenti della domanda del proprio mercato e delle esigenze dei propri ospiti. A partire da tale evidenza sta così crescendo la richiesta di maggiordomi: una figura professionale dalle origini molto antiche, che in tempi recenti aveva perso parte del proprio smalto e che ora, invece, sta tornando prepotentemente alla ribalta. «Il butler di oggi è però diverso, almeno in parte, da quello tradizionale», racconta il vicepresidente dell’Associazione italiana maggiordomi, Elisa Dal Bosco. «Prima di tutto è una figura al passo coi tempi: poliglotta, profonda conoscitrice di molte culture differenti, è in grado di padroneggiare pure i più avanzati strumenti informatici. Sono leggermente mutati, inoltre, anche i suoi compiti. Se prima, infatti, la sua priorità principale era quella di prendersi cura della casa in cui prestava il proprio servizio, oggi il suo ruolo è più assimilabile a quello di un assistente personale. Sono cadute, infine, pure le barriere di genere: un tempo figura di appannaggio esclusivamente maschile, oggi non è affatto difficile incontrare butler donna in servizio negli hotel o nelle case private».
Ora come ieri il maggiordomo, però, ricopre sempre un ruolo di estrema delicatezza e responsabilità. «Una presenza silenziosa, ma sempre pronta a rendersi disponibile e con grandi doti organizzative», prosegue Dal Bosco. «È un po’ come un direttore d’orchestra, che con tatto e competenza deve essere in grado di dirigere un team composto da camerieri e governanti. È per questo motivo che le remunerazioni sono di tutto rispetto: attorno ai 1.500 euro netti al mese, vitto e alloggio compresi, per un primo incarico in case private, poco di meno per chi sta in hotel. Ma in questo caso ci sono da contare anche le mance: un’abitudine che nel mondo del lusso non è mai tramontata».
Dotata soprattutto di grande pazienza, per rispondere con prontezza alle richieste di chi è abituato a un servizio di altissimo livello, la figura del maggiordomo è molto ricercata anche nel caso di singoli eventi, come matrimoni, cerimonie ufficiali e ricorrenze importanti, nonché per periodi determinati in cui occorre la presenza di una persona con grandi capacità organizzative. «Tanto che molti dei nostri associati», specifica Dal Bosco, «sono titolari di partita Iva e riescono a dare una continuità significativa alle proprie collaborazioni».
Ma la carriera di un maggiordomo, soprattutto all’interno delle strutture alberghiere, è aperta a tutti gli sviluppi. «Il primo obiettivo, solitamente, è quello di raggiungere la carica di capo maggiordomo», conclude Dal Bosco. «Poi, da lì, le possibilità sono molteplici e includono pure l’opportunità di diventare prima vicedirettore e poi general manager. Le competenze di un butler, e soprattutto di un capo maggiordomo, spaziano infatti trasversalmente in tutti i reparti d’hotel e comprendono anche la gestione degli acquisti, nonché molte delle funzioni del ricevimento e della conciergerie. Si capisce così come, dopo un’adeguata esperienza alla vicedirezione, il maggiordomo possa essere considerato un candidato ideale alla guida di una struttura ricettiva».
Una storia recente
L’Associazione italiana maggiordomi nasce poco più di un anno fa, con lo scopo di promuovere la figura del maggiordomo presso il più vasto pubblico possibile. «Abbiamo deciso di dar vita a questa realtà», racconta Elisa Dal Bosco, «perché ci siamo resi conto che c’era molta confusione intorno alla definizione del suo ruolo. Molti lo confondevano con quello del cameriere e della governante. Ci siamo perciò fin da subito concentrati sull’elaborazione di strategie efficaci di comunicazione, che ci hanno permesso di suscitare curiosità, in molti, attorno a una figura che sta riguadagnando finalmente la giusta popolarità». Composta da un centinaio di soci, tra maggiordomi, esperti di formazione, altri operatori dell’hôtellerie e sostenitori, l’associazione si occupa inoltre di organizzare corsi di perfezionamento e momenti di confronto tra gli iscritti. «In particolare, quest’anno», aggiunge infine Dal Bosco, «prenderà il via un progetto formativo dedicato alla figura del maggiordomo d’hotel. A tale corso seguiranno, in autunno, una serie di lezioni sul ruolo del butler nelle case private e poi un altro progetto dedicato al maggiordomo a bordo di aerei privati e navi».
Marco Beacqua – Job In Tourism